Beth's Diary

Longfic(?) | Horizon Forbidden West

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    Co-admin e fanficcara a tempo perso.

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    VI CONSIGLIO DI LEGGERE QUESTO RACCONTO UNA VOLTA CHE AVRETE CONCLUSO HORIZON FORBIDDEN WEST, IN QUANTO SONO PRESENTI NUMEROSI SPOILER, SOPRATTUTTO SUL FINALE DEL GIOCO!

    Credo sia finalmente giunto il momento di pubblicare il racconto che, per certi versi, è in parte anche la mia teoria riguardo un futuro sequel di HFW o comunque un DLC. Ho cominciato a scriverlo praticamente pochi giorni dopo aver completato la storia principale, più o meno dunque qualche settimana dopo il 18 Febbraio. Ero un pò titubante sul fatto se pubblicarlo o meno, ma alla fine ho deciso di uscire allo scoperto e rivelarvi questo segreto che ho tenuto in serbo per ben 2 mesi. Per il momento vi pubblico soltanto un assaggio, il resto verrà invece pubblicato su Wattpad. Ovviamente spero che non faccia la stessa fine di tutte le mie fanfic, ma questa volta credo di poter dire che sono piuttosto intenzionata a portarlo alla sua conclusione. Direi che sono d'obbligo anche alcune premesse giusto per mettere alcune cose in chiaro, in primis il titolo che vi avrà sicuramente fatto strabuzzare gli occhi.

    INTRODUZIONE A "BETH'S DIARY":
    In questo racconto Beta, il secondo clone di Elisabet Sobeck e personaggio per la prima volta introdotto in HFW, decide di cambiare nome per dimenticare del tutto il suo legame con la Far Zenith: nel corso di questa storia verrà rivelato infatti che è stata chiamata così semplicemente perchè considerata da loro come "la seconda versione - una 2.0 insomma - di Elisabet". Il nome "Beth" deriva dall'alfabeto ebraico oltre che essere una sorta di diminutivo del nome "Elizabeth"; per lei Aloy rappresenterà invece "l'Aleph" inteso come sorella maggiore, non a caso nel corso della storia Beta cercherà di dimostrare di voler prendere esempio da Aloy e dalla sua determinazione. Rispetto al gioco principale, Beta in questo caso sarà un tantino più estroversa o comunque inizia ad aprirsi con gli altri alleati di Aloy. La storia rappresenta sostanzialmente il viaggio verso l'est di Beta (narrato quasi del tutto dal suo POV), opposto al viaggio verso l'ovest della sorella. Ci tengo inoltre a precisare che, come ho discusso abbondantemente in questa discussione, preferisco credere che Beta abbia 19-20 anni, per una semplice ragione: questo racconto includerà interazioni (anche di tipo amoroso) tra lei e...Avad. Ecco, l'ho detto. Ora conoscete il mio oscuro segreto, la mia predilezione per i crack pairing che persevera da anni ha permesso che io arrivassi anche a supportare una coppia simile, ma immaginare una storia d'amore tra due personaggi che nemmeno interagiscono nel canon mi ha fatto provare emozioni assurde! *inserire qui meme di Mei Lee da Turning Red* ci tengo comunque a precisare che i due non avranno il classico "colpo di fulmine"...tutt'altro...
    Nell'istante in cui Aloy e Beta giungeranno a Meridiana (per una ragione che al momento non vi posso spiegare, sorry...altrimenti vi spoilero tutta la storia), Avad rimarrà scioccato nel vedere una "seconda Aloy", molto più di Erend nel gioco principale per intenderci. Inizierà a considerare questo fatto come un "affronto del Sole nei confronti della sua inettitudine" e non vedrà immediatamente Beta di buon occhio, al contrario di quando ha incontrato Aloy per la prima volta (non lo vedrete così accondiscendente nei confronti di Beta, insomma). Infatti rivelerà che, pur essendosi infatuato della nostra cara Aloy, Avad considera la sua gemella come "una sorta di maledizione per non essere stato un re abbastanza determinato da portare la pace" (prova un profondo senso di colpa per la morte di Fashav) e che sente sulle spalle il peso di una responsabilità mai voluta. La sua frustrazione inoltre è ulteriormente provata dal fatto che Aloy per la seconda volta aveva deciso di non parlare della loro possibile relazione prima di partire per l'Ovest Proibito (dato che mi baserò sull'opzione che io ho scelto nel mio gameplay). Sarà poi Beta a convincerlo del fatto che sono solo le sue preoccupazioni a renderlo più fragile e insicuro, non tanto l'essere "messo in ombra" dalle donne e scopriranno inoltre di avere una cosa in comune. Questo porterà i due ad aprirsi e stabilire un rapporto di fiducia e rispetto, che poi diventa qualcosa di più prezioso. E tutto questo appunto solo perchè ci sono rimasta malissimo per quella misera interazione con il Re Sole, per cui spero di fare del mio meglio per dargli il degno character development di cui ha ASSOLUTAMENTE BISOGNO.


    Ci tengo inoltre a specificare che, mentre scrivevo il racconto, ascoltavo in loop alcune canzoni, in particolare questa (il video ufficiale di questa canzone è stata un'altra fonte di ulteriore ispirazione). E con questo penso di aver detto tutto il necessario per comprendere il racconto, qui di seguito trovate un'anteprima di ciò che presto pubblicherò per intero sulla piattaforma "Wattpad".

    BETH'S DIARY - Il Viaggio di Beta nell'Est

    GIORNO 1
    Sono ormai passate settimane da quando ho incontrato Aloy per la prima volta a LATOPOLIS e da quanto ho scoperto che era stato Nemesi a inviare il segnale per scatenare l'estinzione sulla Terra. Ho ancora la mente frastornata dalla successione di eventi che sono accaduti e che hanno di fatto rivoluzionato la mia intera esistenza. Prima di allora ero semplicemente Beta, una fotocopia venuta male di una donna intraprendente e che nel cuore coltivava la speranza di poter salvare una volta per tutte questo pianeta. Quelli della Far Zenith non avevano fatto altro che sfruttarmi per il mio codice genetico, cercando un modo per ripristinare GAIA e potersene poi andare, lasciando la Terra e tutti i suoi abitanti al loro triste destino. Ma io...volevo scoprire ciò che di bello c'era in questo mondo. La loro megalomania e la loro folle ricerca dell'immortalità mi aveva profondamente disgustata al punto da credere che non ci fosse nulla di buono negli umani. Erik, Gerard e, in particolar modo, Tilda mi avevano sempre trattata soltanto come un burattino, ma ora che avevo conosciuto Aloy, la mia gemella, potevo finalmente sperare in un'esistenza migliore, anche se forse sarebbe durata per poco. Niente più sofferenze e niente più soprusi. Da oggi non sarò mai più Beta "la debole" o Beta "l'insicura", piuttosto cercherò di diventare come Aloy. Beh, forse non intraprendente e forte come lei, ma almeno ci proverò.

    GIORNO 2
    Per diverse ore io, Aloy e Sylens eravamo rimasti occupati a rimuovere del tutto il codice sorgente della Far Zenith da APOLLO. Sapevamo benissimo che ci sarebbero voluti giorni, se non addiritura mesi, per completare quest'operazione, ma mi sentivo piuttosto ottimista e continuavo a incrociare le dita. L'unica cosa che mi turbava era il perenne silenzio che predominava tra noi. Erend, Alva, Kotallo e Zo ormai erano partiti da qualche giorno, ma in cuor mio avrei voluto che fossero rimasti per poterli conoscere meglio e avere più informazioni sulle loro rispettive tribù. Ero davvero curiosa di conoscere di persona gli usi e i costumi di ogni civiltà che era riuscita a sopravvivere su questo pianeta...e ovviamente anche ringraziare a dovere tutti loro per avermi salvata dalla follia di quelle persone spregevoli. Ma il tempo era denaro e di conseguenza la salvezza del mondo intero aveva la priorità sui miei capricci personali. Anche se non mi sarebbe dispiaciuto aprirmi di più con Zo oppure imparare a giocare a Batosta con Erend. Quest'ultimo sembrava molto affezionato ad Aloy ed apparentemente anche lei sembrava ricambiare i suoi sentimenti. Vederli abbracciati mi ha fatto scaldare il cuore...e allo stesso tempo ho provato una strana sensazione. Gelosia? Forse. Ma in realtà era per lo più istinto di protezione verso Aloy. Diamine, la conoscevo a malapena...ma è proprio come se fossimo sorelle da una vita intera. Dovevo solo sperare che Erend non ferisse i sentimenti di Aloy, o altrimenti avrebbe fatto i conti con me. Chiaramente pensai che iniziare una conversazione riguardante questioni amorose fosse del tutto fuori luogo, per cui cercai di trovare l'argomento migliore di cui parlare con lei.

    GIORNO 3
    Alla fine mi sono decisa a rivolgerle la parola dopo ore passate a scambiarci brevemente informazioni tecniche su come fare un backup e altro ancora. La cosa buffa...è scoprire che anche lei voleva dirmi qualcosa nello stesso istante in cui stavo per cambiare argomento di conversazione. Incredibile, eravamo proprio tali e quali, nonostante fossimo cresciute separatamente. Ci mettemmo a ridere per qualche secondo e dopodichè decidemmo di prenderci una pausa. Aloy iniziò a raccontarmi qualcosa di più della sua infanzia: mi rivelò qualche irriverente aneddoto su suo padre Rost e mi spiegò che, nonostante i soprusi di chi la considerava come un'emarginata, alla fine non provò mai davvero rancore verso i Nora. Per un attimo pensai al fatto che io invece avevo vissuto una vita da privilegiata, pur essendo trattata solo come un fantoccio. Nonostante mi avessero allevata solo per i loro interessi, quelli della Far Zenith mi avevano donato la conoscenza di APOLLO e Tilda si era addirittura preoccupata di creare un canale dati per contattarmi di nascosto e darmi a modo suo un pò di conforto, anche se solo per il suo tornaconto. Se dovevo essere sincera, la sola cosa che mi fece provare invidia verso Aloy era sapere che lei era cresciuta con una figura paterna al suo fianco. Gerard ed Erik erano tutto l'opposto della parola "padre" e Tilda...beh, di certo non mi ha mai considerata davvero come una "figlia", considerata la sua precedente relazione con Elisabet....il solo pensiero mi fece venire il voltastomaco. Cercai di allontanare i pensieri negativi cercando di concentrarmi solo su Aloy, che attualmente era a tutti gli effetti "la mia famiglia". Mi raccontò poi della prova che superò non appena compiuti diciotto anni e della terribile tragedia che cambiò la sua vita, per poi spiegarmi come aveva conosciuto Sylens, l'uomo che le aveva permesso di ottenere tutte le conoscenze riguardanti GAIA e il Progetto Zero Dawn. Ecco, se c'è una persona che non riuscirò mai a capire perfettamente, quella è proprio Sylens. Da una parte mi ispira fiducia e lo considero un uomo colto, intelligente e anche molto ironico, se devo essere sincera. Ma allo stesso tempo, rimaneva comunque paradossalmente indecifrabile e avevo come l'impressione che tenesse nascosta la parte migliore di sè per via di troppe ingiustizie subite in passato...o semplicemente perchè anche lui, come me, aveva visto per troppo tempo il lato negativo negli esseri umani. Avrei voluto chiedere ad Aloy se per caso sapeva qualcosa di più sul suo conto, ma preferii non parlarne...almeno non in sua presenza.

    GIORNO 4
    Non avevo mai fatto incubi prima d'ora, ma quello che avevo avuto questa notte fu orribile. Avevo rivisto nuovamente l'istante in cui Varl venne ucciso da Erik...era tutto così nitido da sembrare reale. La cosa peggiore è che nel sogno succedeva qualcosa di profondamente diverso: rispetto a ciò che era successo nella realtà, in questo caso non venni catturata da Gerard...ma Erik veniva poi verso di me per trafiggermi il petto, proprio come aveva fatto con Varl. Mi risvegliai urlando a squarciagola e poi piangendo. Aloy venne immediatamente ad abbracciarmi e sincerarsi delle mie condizioni. La sua manifestazione d'affetto fu una sorta di placebo per me, ma per qualche ragione non riuscivo a smettere di piangere, il ricordo di quel sogno era ancora troppo vivido e volevo assolutamente cancellarlo dalla mia testa. Chiesi ad Aloy se per caso avesse mai avuto degli incubi. Dopo aver risposto in maniera affermativa, mi raccontò che anche lei, in una sorta di visione delirante, dopo essere caduta da metri d'altezza proprio nello stesso giorno in cui Rost morì, aveva rivisto Helis, colui che aveva cercato di ucciderla. Le dissi onestamente che non consideravo molto confortante quella risposta e che avrei preferito smettere di fare brutti sogni per sempre...e lei ribattè soltanto dicendo queste parole, cercando di imitare la voce di Erend: "Eh, chissà perchè ogni volta che succede qualcosa di terribile, tutti gli altri ti raccontano la cosa peggiore che gli sia accaduta, cercando di far sembrare tutto più facile". Per un attimo rimasi sconcertata da quella strana frase, ma poi mi misi a ridere. E così fece anche Aloy. Se questo era un modo alternativo per consolarmi ed evitare ulteriore imbarazzo, allora funzionava alla grande. La ringraziai e la abbracciai con tutta la forza che avevo in corpo. Da quel momento capii che lei ci teneva davvero a me...beh, in realtà lo avevo capito da un pò, ma tutto ciò diede ulteriore significato al nostro rapporto. Giurai a me stessa che avrei dovuto fare di tutto pur di starle accanto e farla sentire meno sola. E poi beh, avevo anche intuito che lei sembrava davvero ricambiare l'affetto di Erend, ma questa è un'altra storia.


    (la continuazione proseguirà su Wattpad, prossimamente vi lascio il link per leggere il resto.)
     
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